Iniziare a vendere con Shopify: in quanto tempo?

Anche per questo 2021 Shopify si conferma una delle piattaforme e-commerce all-in-one più diffuse al mondo. Abbiamo già parlato dei vantaggi di creare un sito con Shopify, e le sue potenzialità ci sono state di recente spiegate anche da Gianluca Bertelli, da oltre 7 anni nel mondo Shopify.

Chiariti i vantaggi e le differenze tra Shopify e altri sistemi come WordPress, Magento, Prestashop, c’è un’altra domanda che spesso ci viene posta: quanto tempo ci vuole per iniziare a vendere con un e-commerce su Shopify? Vediamolo insieme.

E-commerce Shopify: quando arriva il primo ordine?

Come capita con tutte le piattaforme, anche per iniziare a vendere online con Shopify ci sono delle tempistiche e dei passaggi di cui bisogna necessariamente tenere conto. 

Sebbene Shopify abbia indubbi vantaggi rispetto ad esempio a Prestashop o Magento, non esiste la bacchetta magica per farci vendere prima o farci vendere meglio: un progetto costruito secondo i migliori canoni richiede del tempo per essere pianificato e preparato, così come ci vuole del tempo per farsi conoscere con il web marketing, soprattutto se è la prima volta che vendiamo su Internet. 

Possiamo tuttavia fornire qualche stima di massima, giusto per darsi un’idea.

Nel caso di vendita a privati (B2C) dopo aver messo online il sito e avere avviato annunci sponsorizzati su Google e sui social le prime vendite arrivano solitamente nel giro di 2 - 3 settimane, a volte anche meno. In questo caso molto dipende dall’entità dell’investimento per le campagne a pagamento. Diverso il discorso del B2B, dove le tempistiche sono più lunghe anche perché è la stessa catena (distributori, fornitori, ufficio acquisti…) a essere più articolata.

Tutto è comunque relativo: anche nel B2C molto dipende dal settore, dalla saturazione del mercato, dall’efficacia del sito web. Per questo consigliamo sempre di studiare a fondo la strategia e definire con largo anticipo budget, azioni da intraprendere e modalità operative.

Le carte vincenti: posizionare il brand e automatizzare il più possibile

Ovviamente se vogliamo crescere non possiamo affidarci ora e sempre a degli annunci sponsorizzati. Potremo certo farne ricorso in occasioni particolari come offerte promozionali o lancio di nuovi prodotti e servizi: ma la strategia migliore è far sì che il brand inizi a funzionare, facendosi conoscere e conquistando e fidelizzando la clientela. È questa una delle carte vincenti a lungo termine.

L’altra è demandare agli automatismi ciò che in alternativa dovremmo fare manualmente. Se abbiamo l’obiettivo di passare da 5 ordini alla settimana a 50 ordini al giorno, dobbiamo rivedere la nostra mentalità imprenditoriale e scegliere di avvalerci delle nuove soluzioni di sviluppo e integrazioni: una soluzione obbligatoria per non incappare in gravi errori di gestione da cui poi è difficile riprendersi. 

Tra gli automatismi aggiuntivi più richiesti da parte di chi oggi ha un e-commerce vi sono:

  • Importazione automatizzata nel gestionale degli ordini ricevuti sul sito, completi di scheda anagrafica del cliente e dati di fatturazione;
  • Allineamento in tempo reale del catalogo prodotti sul sito e sul gestionale, comprensivo di descrizione, dettagli e immagini della merce in vendita;
  • Allineamento real time delle giacenze a magazzino;
  • Allineamento real time del sito con le vetrine social e le pagine aziendali sui vari marketplace (Amazon, eBay…);
  • Connettori per sincronizzare il sito web e il negozio fisico;
  • Integrazione diretta con le piattaforme dei corrieri;
  • Estrapolazione automatica di report.

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